Articoli e Pubblicazioni

QUADERNI DI EDUCAZIONE ENERGETICA

Uno strumento per lo studio dello shiatsu e l'approfondimento di argomenti vari.

Q1 - Corso di shiatsu - posizione supina livello base

Q2 - Attivare l'energia dell'inverno

Q3 - Attivare l'energia della primavera

Q4 - Corso di shiatsu - posizione prona livello base

Q5 - Trattamento shiatsu di zone specifiche

Q6 - Corso di shiatsu - posizione di fianco livello base

Q7 - Attivare l'energia dell'estate

Q8 - Attivare l'energia dell'autunno

Q9 - Esercizi per la longevità

Q10 - Corso di autoshiatsu

Q11 - I meridiani energetici

 

 

HAKUSHA Torino Centro studi shiatsu e moxa

 

L'Associazione Hakusha (sabbia bianca) Centro Studi Shiatsu e Moxa, fondata da Mario Vatrini nel 1986, allievo diretto del maestro Masunaga,  è un riferimento storico nel panorama dello shiatsu italiano.

 

 L’Associazione ha come scopo il benessere della persona, l'equilibrio corpo-mente, la ricerca della propria consapevolezza e del proprio potenziale creativo.

 Nell'ambito di questa ricerca, proponiamo: corsi di shiatsu (introduttivi, amatoriali, professionali), pratiche di discipline energetiche ( Autoshiatsu, Do-In, Qi Gong, Respiro Consapevole, Meditazione).

LO SHIATSU

Lo SHIATSU è un’arte autonoma di derivazione Taoista, basata su un trattamento manuale, mediante pressioni eseguite sul corpo, finalizzata a fornire all’individuo i mezzi e le informazioni con i quali raggiungere e mantenere il proprio benessere".

Il pensiero teorico che ne sta alla base è di derivazione Cinese; esso diede origine a tecniche manuali che si svilupparono in Giappone nel 17’ secolo, perdendo successivamente popolarità e riacquistandola con l’apertura delle frontiere nella seconda metà del 1800.

In seguito anche all’arricchimento proveniente dalle tecniche di derivazione occidentale, le pratiche Giapponesi tornarono a svilupparsi indirizzandosi sempre più verso la tecnica di "pressione pura", che
da allora prese il nome di Shiatsu ("premere con le dita").

E’ stato ufficialmente riconosciuto in Giappone nel 1954 per merito di
T. Namikoshi ed introdotto in Italia negli anni settanta.

 

Shizuto Masunaga (19251981)

E' stato uno psicologo giapponese, laureato in psicologia e filosofia all'Università di Kyōto, fu uno studioso di medicina tradizionale cinese e giapponese.

Allievo di Namikoshi Sensei, insegna per una decina d’anni psicologia clinica alla Nippon Shiatsu School di Tokyo, successivamente si distacca da Namikoshi fondando lo Iokai Shiatsu Center. Questa scuola ha avuto, negli anni '70 e '80, maggiore diffusione in Europa piuttosto che in Giappone.

Masunaga ha sviluppato, integrandolo con le conoscenze della fisiologia Occidentale, un suo personale sistema di Shiatsu chiamato Zen Shiatsu i cui contenuti sono oggi considerati di fondamentale importanza nell'economia di questa disciplina; le principali novità introdotte da Masunaga, rispetto allo shiatsu ancora legato alla MTC (medicina tradizionale cinese) riguardano:

  • la focalizzazione dell'energia: ogni osservatore influisce con la sua energia nel fenomeno che sta osservando: ovvero portando l'energia sulla zona interessata l'energia si attiva: l'immagine crea il movimento, il movimento crea l'energia;
  • la prima dualità cioè mano madre e mano figlia che stimolano rispettivamente le funzioni protopatiche (primo sentire) ed epicritiche (capacità di selezionare, cioè quando stimolo una parte del corpo tutto il corpo risponde);
  • la centralità di Hara: i meridiani partono tutti da Hara che è il centro dell'energia e la distribuisce in tutto il corpo (questo punto non nega i concetti di Yin e Yang in quanto la direzione dei meridiani continua a esserci ma semplicemente non se ne tiene conto);
  • estensione dei meridiani: i meridiani non sono più localizzati in un singolo arto, ma percorrono tutto il corpo;
  • il meridiano ha un suo percorso reale, non fittizio in quanto legato alla posizione degli Tsubo;
  • una nuova visione di Kyo e Jitsu che vengono considerati complementari (in MTC erano trattati autonomamente);
  • caratteristiche della pressione (costante, progressiva, sostenuta, focalizzata e perpendicolare);
  • ciclo dell'ameba e movimento del KI
  • Zone di diagnosi sulla schiena.

 

LO STILE IOKAI

Shizuto Masunaga  è stato il fondatore di uno dei due stili di shiatsu più conosciuti e diffusi in occidente: lo stile Iokai (re della medicina), definito anche, forse in maniera meno propria, come zen shiatsu o stile Masunaga.
Masunaga inizia a studiare shiatsu quando è ancora uno studente e si laurea in filosofia e psicologia nel 1949. Nel 1959 insegna psicologia clinica presso il Japan Institute of Shiatsu, diretto da Tokujiro Namikoshi. I suoi studi lo portano ad integrare in maniera sempre più profonda i concetti della medicina tradizionale cinese e giapponese con le teorie della psicologia occidentale.
Diviene membro della Società Giapponese di Psicologia e di Medicina Orientale. Nel 1960 fonda l’Associazione Iokai e nel 1968 l’Istituto Iokai di Ricerca.
Il suo stile evolve nel tempo e si differenzia sempre più dallo stile Namikoshi. Dall’esperienza pratica di innumerevoli trattamenti nasce il concetto di “meridiani estesi”, sintetizzato nella mappa che dai primi anni settanta diventa uno dei punti di riferimento per lo sviluppo dello shiatsu in occidente.
Lo stile Iokai riceve un’impronta di unicità da tutti i principi di base che lo caratterizzano: la bimanualità, l’uso contemporaneo di mano madre e mano figlia; la pressione portata non attraverso la forza muscolare ma attraverso l’appoggio del peso del corpo graduato e modulato attraverso l’utilizzo di hara, il baricentro dell’operatore; altro concetto fondamentale è rappresentato da Kyo-Jitsu, categorie in relazione inscindibile tra loro che permettono la valutazione del vuoto-pieno, carenza –eccesso sia nel contatto con le aree di valutazione in hara e sulla schiena che lungo il percorso dei meridiani in tutto il corpo.
L’unicità del trattamento per Masunaga si esprime attraverso una valutazione onnicomprensiva della vita umana, corpo-mente-spirito, in tutte le sue espressioni e funzioni, e attraverso un distacco dallo spazio tempo espresso anche nel titolo della mappa: Diagnosi e Trattamento, nel momento in cui i flussi vitali di operatore e ricevente s’incontrano attraverso la valutazione energetica, in quello stesso momento la valutazione diventa già Trattamento.
 

DO-IN

Il DO-IN  è una tecnica orientale di “ginnastica dolce”, che consiste nel far assumere al corpo senza forzature determinate posizioni da mantenere  per alcuni secondi. Questi stiramenti coinvolgono tutta la persona , che è stimolata a percepire limiti e risposte del proprio corpo. E’ un’efficace automassaggio, in quanto rivitalizza l’energia e ne facilita la circolazione. E’ inoltre una pratica per la salute.

Questo lavoro si fonda su una corretta respirazione, senza la quale non è possibile il legame tra corpo e mente. Gli esercizi vanno eseguiti in piena consapevolezza e presenza mentale.

Sulla consapevolezza

 

Un filo lega insieme la nostra pratica, questo filo è la consapevolezza.

I temi affrontati saranno illuminati dalla luce della consapevolezza che ci permetterà di cogliere i particolari , alla luce della luna si riescono a vedere solo i contorni delle foglie ma con la luce del  sole possiamo apprezzare il colore e la sfumature, possiamo distinguere una foglia giovane di un verde chiaro da una più vecchia di  un verde scuro o le foglie che incominciamo a ingiallire in autunno.

Possiamo immaginare la consapevolezza come un sole che illumina ogni pensiero e ogni sensazione, consentendoci così di riconoscerli, di essere consapevoli della loro nascita, durata e dissoluzione senza giudicarli o valutarli.

Tutto ciò che provi (tensioni, rilassamento, ma anche imbarazzo, gioia, dolore, ira, rammarico) è parte di te, la consapevolezza è lì per riconoscere e  identificare questi pensieri e sensazioni non per giudicarli dividendoli in buoni e cattivi.

Siamo quel che sentiamo e percepiamo, quel che  scegliamo per noi stessi.

L’importante è non lasciarsi invadere dal mondo ‘esterno’, non permettere agli altri di guidarci e modellarci, dicendoci cosa fare e cosa pensare : dobbiamo ritrovare il coraggio di essere consapevolmente e serenamente soli con noi stessi.

La consapevolezza deve portare a vivere pienamente ogni momento, anche quando sto lavando i piatti. Devo sentirmi presente con il piatto che sto lavando, con l’acqua che scorre tra le mani, con il movimento stesso delle mani ; allora il lavare i piatti non è solo un obbligo per averli puliti, ma un gesto consapevole e gioioso. Se penso a sbrigarmela in fretta per andarmi finalmente a rilassare davanti alla televisione, non saprò godermi ne la televisione ne la tazza del te. Guarderò o berrò pensando a cosa farò dopo e forse perderò l’aroma del te. Sarò così sempre trascinato nel futuro e non potrò mai vivere il presente.

 

 

  Thich Nhat Hanh
Thich Nhat Hanh, monaco zen vietnamita, poeta e costruttore di pace, è oggi insieme al Dalai Lama una delle figure più rappresentative del Buddhismo nel mondo.
Nato in Vietnam centrale nel 1926, ordinato monaco all’età di 16 anni, ha operato fin dalla sua giovinezza affinché il buddhismo portasse pace, riconciliazione e fratellanza nella società.
Nel 1964, durante la guerra in Vietnam, ha dato vita a uno dei movimenti di resistenza nonviolenta più significativi del secolo, i Piccoli Corpi di Pace: gruppi di laici e monaci che si recavano nelle campagne per creare scuole, ospedali e per ricostruire i villaggi bombardati, subendo attacchi da entrambi i contendenti, che li ritenevano alleati del proprio nemico.
Nel 1967, mentre si trovava negli Stati Uniti, è stato candidato al Nobel per la pace da Martin Luther King, che dopo averlo incontrato ha preso posizione pubblicamente contro la guerra in Vietnam. Due anni dopo, già costretto all’esilio, ha dato vita alla Delegazione di Pace Buddhista, che ha partecipato alle trattative di pace di Parigi. Dopo la firma degli accordi gli è stato rifiutato il permesso di rientrare nel suo Paese. Si è stabilito in Francia, dove nel 1982 ha fondato Plum Village, comunità di monaci e laici nei pressi di Bordeaux, nella quale tuttora vive e insegna l'arte di vivere in consapevolezza. Ai suoi ritiri partecipano ogni anno migliaia di persone, provenienti da ogni parte del mondo.
Solo nel gennaio del 2005, dopo 39 anni di esilio, su invito ufficiale del governo vietnamita ha potuto far ritorno per tre mesi in Vietnam, accompagnato da un folto gruppo di monaci e laici, per un viaggio di riconciliazione e insegnamenti.
I suoi numerosi
libri sono stati tradotti in molte lingue. Le edizioni italiane sono pubblicate da Ubaldini, Mondadori e Neri Pozza.

Fonte: www.esserepace.org

 

appuntamenti

 Lunedì 7/10 ore 21 

 Corso di shiatsu      livello base
Cascina Roccafranca - Bottega Benessere via Rubino 45 Torino